Nuova costruzione AA
progettazione di abitazione unifamiliare
Località:roma
Anno: 2017 – in corso
Committente: privato
Attività: architettura, nuova costruzione, interni, pratiche edilizie
Gruppo di lavoro: arch. serena sorgi, ing. caterina cordoni, arch. silvia di bartolomeo (collaboratore), arch. katia di antonio (collaboratore)
Stato: in attesa di autorizzazione edilizia
Il progetto prevede la realizzazione di un piccolo edificio monofamiliare a Roma, nel quartiere del Quadraro, zona posta fra la via Tuscolana e la via Casilina dopo la Porta Furba. Del Quadraro si parla nelle fonti già dal 1600 ma è verso gli anni dieci – venti del novecento che iniziò la sua costruzione per come è oggi, con una struttura urbanistica basata su villini di due, o al massimo tre piani, con attorno un’area verde, oltre a vari edifici pubblici. Negli ultimi mesi della guerra il Quadraro fu meta di immigrati e di sfollati, questo comportò il sorgere di case e casette, il più delle volte costruite con mezzi di fortuna, che riempirono i lotti non ancora edificati e molti spazi dei giardini e degli orti, dando al Quadraro un aspetto più di “borgata” che di quartiere. Questo processo di edificazione spontanea ebbe poi il suo apice negli anni dopo la guerra fino agli anni sessanta. Attualmente il Quadraro sta vivendo un periodo di recupero e rivalutazione dei suoi aspetti storici e urbanistici. Proprio partendo dal tessuto edilizio si è deciso di impostare l’edificio su soli due livelli, nonostante sia addossato ad una costruzione molto più alta, di cui il primo esattamente sulla sagoma della costruzione preesistente, in forte stato di degrado, mentre il secondo basso e a falde inclinate. Un piano interrato ospita il locale tecnico per l’alloggiamento della centrale idrica, al piano terra viene realizzata la zona giorno composta dalla cucina, dispensa/ripostiglio, soggiorno e sala da pranzo ed un bagno, mentre al primo piano si trova una camera con bagno e una serra captante, un locale multiuso ed un portico esterno. Il progetto prevede anche la sistemazione a verde delle aree esterne e la pavimentazione della corte privata con un pavimento permeabile. L’utilizzo dei materiali vuole evidenziare le scelte compositive effettuate, esaltando il rapporto tra esistente e nuovo, elemento cardine della progettazione: il piano terra verrà trattato con due differenti finiture che corrispondono al muro esistente (riproposto a faccia vista) e quello ricostruito in quanto attualmente mancante (finito ad intonaco), il piano superiore sarà analogamente trattato per la maggior parte ad intonaco, con il piccolo volume di servizio rivestito, invece, con pannelli in alluminio coibentato; la piccola serra captante in vetro completa il sistema. Particolare attenzione è stata prestata al miglioramento della configurazione dello spazio aperto, ripensando la recinzione su strada con un disegno più consono al decoro della via, e definendo con più precisione i confini del lotto, che sarà trattato prevalentemente a verde.