Centro Studi
progettazione per il restauro di un edificio storico ed allestimento di un centro studi
Località:montorio al vomano (TE)
Anno: 2016
Committente: privato
Attività: architettura, restauro, interni
Gruppo di lavoro: arch. serena sorgi, ing. caterina cordoni, arch. silvia di bartolomeo (collaboratore), arch. katia di antonio (collaboratore)
Stato: concluso
Il progetto si colloca nel quadro delle operazioni da effettuare su un edificio di riconosciuta rilevanza storico architettonica, il Palazzo Patrizi a Montorio al Vomano (TE) e si pone l’obiettivo di potenziare, riqualificare e integrare la gestione della Biblioteca Civica e del Centro Studi Don Nicola Jobbi, razionalizzando ed implementando i servizi forniti. Il Centro Studi Don Nicola Jobbi, Antropologia, Storia e Linguaggi multimediali, così come la Biblioteca Civica, hanno già la loro collocazione al secondo piano di Palazzo Patrizi. Da una parte tali centri vengono dotati delle necessarie strumentazioni tecnologiche per migliorarne la fruizione e consentire all’utente un’esperienza multimediale di ricerca e di apprendimento, inibita dalla mancanza di mezzi idonei, dall’altra vengono forniti di arredi consoni alle attività che vi si svolgono con una razionalizzazione degli spazi, poco sfruttati rispetto alle potenzialità che l’edificio offre; in particolare il Centro Studi viene dotato di un percorso espositivo funzionale all’attività documentale, di ricerca e divulgativa che lo stesso svolge, anche e soprattutto, rispetto al patrimonio antropologico, etnomusicologico e storico-documentale del comprensorio montano; inoltre in condivisione viene allestita una sala consultazione con arredi scomponibili e utilizzabile come sala eventi e conferenze. L’obiettivo primario del progetto è l’arredo e la rifunzionalizzazione di una porzione del fabbricato e tutti gli interventi sono stati progettati nel massimo rispetto del manufatto e delle stratificazioni del tempo che esso porta in sé; a tal fine si è obbedito al criterio del minimo intervento necessario, con divieto di sovraimmissioni invasive, alteranti l’autentica morfologia del manufatto nei suoi dettagli. In sostanza si agisce con due tipologie di interventi: interventi di rifacimento di finiture con implementazione dell’impianto elettrico esistente e arredo fisso e mobile ma sempre autonomo e riconoscibile rispetto alla struttura storica. Il progetto riguarda per buona parte interventi di allestimento, arredo fisso e mobile ed illuminazione per i quali non si pongono particolari problemi di compatibilità con la struttura bensì di reversibilità e riconoscibilità di quanto immesso; tali caratteristiche sono garantite dall’uso di materiali quali il metallo ed il legno, soprattutto nelle parti di arredo/esposizione fissi; nella progettazione si è prestata attenzione a non inibire la percezione dello spazio esistente, preservando la visione delle volte e delle grandi aperture, elementi di maggior pregio spaziale del complesso.