Sede Centrale IZSAM
Restauro delle facciate della palazzina principale e delle pavimentazioni esterne
Località:Teramo
Anno: 2016 – 2017
Committente: Istituto zooprofilattico sperimentale dell’abruzzo e del molise g. caporale
Attività: architettura, restauro, esterni, verde privato, direzione lavori, contabilità
Gruppo di lavoro: Ing. Caterina Cordoni, Arch. Elisa Ciucciovè (collaboratore), Arch. Silvia Gialluca (collaboratore)
Stato: realizzato
Il complesso degli edifici costituenti la Sede Centrale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise risultava disomogeneo in termini architettonici e di pianificazione, in quanto accresciutosi principalmente attorno ad un principio di funzionalità più che di qualità dello spazio e del costruito. Erano però importanti i caratteri positivi del sistema e del contesto, anche in funzione del fatto che taluni interventi mirati avrebbero potuto riportare alla luce le potenzialità di una struttura caratterizzata innanzitutto da edifici, quelli storici, dotati di una facies precisa e riconoscibile, seppure non necessariamente aulica, ed in pari misura da un sistema di spazi esterni che potevano essere elemento distintivo e potenzialmente qualificante, sia in termini di immagine complessiva che di benessere legato alla fruizione, anche in relazione al rapporto, da un lato col vicino centro storico e dall’altro con il parco fluviale del Tordino, sul quale l’area si attesta e digrada diventandone allo stesso tempo accesso e propaggine. In questo quadro si inserisce il progetto, che ha inteso fornire una risposta in termini di riqualificazione e di discretizzazione del sistema del verde e dei percorsi, al fine di rendere unitario tutto il complesso mediante, appunto, la qualificazione dei vuoti che, da residui di un’edificazione poco controllata potessero diventare, esplicitando finalmente la loro presenza, l’elemento distintivo ed unificante di tutto l’organismo. Quanto realizzato, in tutte le sue declinazioni, con un lavoro su quanto ancora non invaso dal costruito, si configura come trait d’union che ha messo in relazione quella che si configurava come una serie di costruzioni legate solo dalla funzione ma totalmente sconnesse in termini formali e di percezione, finalmente in un unico sistema, immagine e specchio del valore dell’Istituzione che ospitano.